“Ma la realizzazione dello stato di Akh sulla terra, la vittoria da vivi sulla morte è, in fondo, lo scopo dei Misteri. Nella iniziazione infatti si ripetono artificialmente le varie fasi che accompagnano il decesso. Secondo Plutarco l’anima al momento della morte subisce la stessa impressione di coloro che partecipano alle grandi iniziazioni. E le parole si rassomigliano come le cose: teleutan: ‘morire’ e teleisthai: ‘essere iniziato’.”
E’ la traduzione del «Libro degli Inferi» uno dei più importanti testi magico-religiosi dell’antico Egitto.
Questa traduzione subisce una interpretazione in profondità che supera il suo aspetto formale letterario, penetrando nella essenza delle concezioni iniziatiche della civiltà nilotica.
Vengono qui inoltre tracciate le linee maestre del nuovo metodo di indagine dei testi sacri pertinenti alle antiche civiltà, di cui il presente studio costituisce eloquente saggio. La profonda competenza dell’Autore nel campo delle religioni comparate, oltre che nell’archeologia ed egittologia. focalizza tali elementi inserendoli in giusta-misura a commento del testo. Il quale, di alto interesse per tutti, può divenire un prezioso strumento di lavoro per quanti si occupino di questo specifico argomento.